Messico e Perù, due nuove opportunità per le aziende beriche

Il mercato interno si contrae sempre di più e le imprese vicentine cercano nuovi sbocchi per i propri prodotti. Anche in Paesi fino a poco tempo fa rinomati principalmente per le spiagge e i tesori archeologici, come Messico e Perù.
In base ai dati dell’Istat, negli ultimi anni l'export delle aziende beriche verso il Messico ha registrato un vero e proprio boom: dai 70 milioni di euro del 2009 ai circa 120 milioni del 2010 e 2011. Il Perù è una destinazione meno nota da un punto di vista commerciale, ma secondo l’Istituto del Commercio Estero nel 2012 esprimerà un incremento del 19% delle sue importazioni, uno dei maggiori di tutta la regione latinoamericana, candidandosi a diventare un mercato di rilievo per le aziende esportatrici.

Per fare luce sulle opportunità che Messico e Perù offrono agli imprenditori berici, Made in Vicenza, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Vicenza, terrà mercoledì 12 settembre un seminario di presentazione, al quale farà seguito una missione imprenditoriale che si svolgerà dal 10 al 17 novembre 2012. L’obiettivo è quello di fornire un quadro esaustivo sulle occasioni commerciali per i prodotti vicentini e in seguito, attraverso la missione, di facilitare l’avvio di rapporti e partnership d’affari nei due promettenti mercati.

Il Messico, 13ª economia mondiale e seconda dell’America Latina, con un PIL di circa 1.040 miliardi di dollari e una popolazione di oltre 110 milioni di persone, negli ultimi anni è diventato il nono partner commerciale dell’Italia a livello mondiale, con uno scambio di 3.9 miliardi di dollari. Circa il 30% dell'export italiano in Messico è costituito da beni intermedi e strumentali (macchinari vari, prodotti metallurgici, chimici, plastici, apparati elettrici), ed il restante da beni di consumo (agroalimentare, gioielleria, arredo casa e medicinali). Nel 2011 il PIL è cresciuto del 3%.

Il Perù, il più esteso dei Paesi Andini ed il terzo del Continente, registra tassi di crescita positivi da 10 anni, grazie ad un piano di stimolo della domanda interna e a un programma di apertura al commercio estero e attrazione investimenti che hanno portato il PIL a un valore di 153 miliardi di dollari nel 2011. Nel 2012 è prevista una crescita del PIL del 6,9%. La forte spinta economica generata dai recenti investimenti, la crescita dei consumi privati e dell’occupazione, oltre alla continua espansione del settore delle costruzioni, offrono buone prospettive di sviluppo e solidità.

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